Città del Vaticano, 6 aprile 2025 - Oggi la Fondazione Rezza Pro Cultura et Caritate ha celebrato una giornata carica di significato spirituale, storico e culturale, mettendo in luce l’intreccio profondo tra fede e memoria. Il percorso della giornata ha unito la venerazione per antiche reliquie alla commemorazione di un doloroso evento che ha segnato …

Città del Vaticano, 6 aprile 2025 – Oggi la Fondazione Rezza Pro Cultura et Caritate ha celebrato una giornata carica di significato spirituale, storico e culturale, mettendo in luce l’intreccio profondo tra fede e memoria. Il percorso della giornata ha unito la venerazione per antiche reliquie alla commemorazione di un doloroso evento che ha segnato la storia contemporanea italiana.

Ostensione della “Veronica”

Nella splendida cornice della Basilica di San Pietro ha oggi avuto luogo l’ostensione annuale del “Sudario della Veronica”. Tale reliquia, venerata tra i fedeli come “Pictura Domini vera”, fu simbolo indiscusso di devozione e pellegrinaggi giubilari nei secoli passati, tanto da diventare emblema stesso del Giubileo; oggi riveste un’ulteriore valenza spirituale ed emotiva, essendo esposta in un’unica occasione annuale: nella Basilica di San Pietro all’introduzione della Messa Vespertina della V Domenica di Quaresima. A conferma del suo immenso valore, per l’occasione la Fondazione ha provveduto a distribuire tra fedeli e studiosi il prezioso studio di Mons. Dario Rezza, “Il ‘Sudario’ della Veronica nella Basilica Vaticana – Storia e testimonianze di una devozione”. Tale opera, frutto di un profondo lavoro di ricerca offerto dal nostro Fondatore, espone un’arricchita chiave di lettura sulla storia e sulla dimensione liturgica della reliquia, sottolineando come la tradizione e la spiritualità si intreccino nel corso dei secoli.

Commemorazione dei 16 anni del terremoto dell’Aquila

La giornata ha assunto un duplice significato, segnando anche il sedicesimo anniversario del devastante terremoto che ha colpito L’Aquila nel 2009. Il legame storico e affettivo tra il Capitolo Vaticano, la città abruzzese e la Fondazione – per via dei natali di Mons. Dario Rezza – è motivo di profonda riflessione e solidarietà. Ricordando la tragedia, è importante sottolineare come il Capitolo Vaticano, su impulso di Mons. Rezza, per tramite della Fondazione da egli costituita, abbia contribuito attivamente ai restauri delle opere d’arte danneggiate, tra cui ricordiamo, fra tutte, la croce di Sant’Eusanio Forconese, vero capolavoro dell’arte orafa abruzzese. Quest’opera, restaurata con cura e dedizione, continua oggi a testimoniare la resilienza culturale di una comunità che non ha mai dimenticato il valore della propria identità.

Manifestazioni liturgiche e diffusione del sapere

Per onorare entrambe le ricorrenze – la sacralità della “Veronica” e la memoria di L’Aquila – la Fondazione ha celebrato in questa giornata due Sante Messe: una mattutina presso la Chiesa di Santa Maria Annunziata e una vespertina presso la Basilica di San Pietro. Contestualmente, la Fondazione a provveduto alla distribuzione anche del saggio commemorativo “L’Aquila – Studi offerti dal Capitolo di S. Pietro in Vaticano”, sempre a cura di Mons. Dario Rezza, ha offerto ai partecipanti l’opportunità di approfondire storie, testimonianze e ricerche legate a quel tragico evento, confermando l’impegno della Fondazione nel divulgare il patrimonio storico e culturale dell’Italia.

Con questa duplice iniziativa, la Fondazione Rezza Pro Cultura et Caritate riafferma la propria missione di valorizzare e divulgare il grande lavoro di ricerca storica e archivistica condotto da Mons. Dario Rezza. La giornata di oggi è stata un momento di incontro tra tradizione e modernità, di fede e memoria, che ha offerto ai partecipanti non solo un’esperienza devozionale, ma anche uno spunto di riflessione sulla resilienza culturale e sull’importanza di custodire e tramandare il nostro patrimonio artistico e storico.

Guardando al futuro, la Fondazione intende proseguire il cammino segnato da Mons. Rezza, promuovendo ulteriori studi, restauri e iniziative che possano rafforzare il legame tra le comunità, la storia e la spiritualità. In un’epoca in cui il dialogo tra passato e presente risulta fondamentale, l’impegno costante nello studio e nella valorizzazione dei nostri tesori culturali diventa un faro per le generazioni future.

Attraverso eventi di tale portata, la Fondazione non solo celebra le tradizioni secolari, ma si impegna a creare nuovi ponti di dialogo fra fede, storia e innovazione culturale, invitando studiosi, fedeli e appassionati a condividere e a guardare con speranza al domani.

Dall’intervento di Mons. Gervais

“[…] oggi ci troviamo di fronte a un’immagine di luce e misericordia: il sacro sudario della Veronica, che custodisce il volto glorioso di Cristo, ci parla di una presenza viva e consolante. In questo momento di devozione, il volto santo di Cristo sembra volgere il suo sguardo misericordioso proprio verso L’Aquila, una città che ha conosciuto il dolore del terremoto e che ancora oggi cerca di risorgere con speranza e coraggio.
Riflettendo su quel volto ineffabile, troviamo l’invito a rinnovare la nostra fede nel potere redentore dell’amore divino. Come se in questo sacro mistero, Cristo stesso si facesse custode dell’Aquila: il Signore ci esorta a non arrenderci di fronte alla sofferenza, ma a cercare nel suo sguardo la forza per ricostruire vite e comunità. Il ricordo del terribile sisma diventa così un monito e un’opportunità: quella di abbracciare il dolore con la speranza che, nella luce del Vangelo, ogni ferita possa trovare guarigione.
In questo tempo di preghiera, lasciamo che il volto eterno di Cristo, impresso nel sudario della Veronica, rinnovi in noi la certezza che la sua amorevole presenza non solo consola, ma trasforma il dolore in rinascita. Che L’Aquila, e tutti coloro che soffrono, possano sentirsi accolti dallo sguardo misericordioso di Colui che è luce per le nostre tenebre, simbolo eterno di speranza e redenzione. […]”

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